Una
geisha coniuga spontaneità e raffinato artificio.
La bellezza della geisha e' insita nella sua padronanza della canzone, della musica , del ballo , dell'abbigliamento, della raffinata presenza in qualunque occasione le si presenti. Lo
scopo di una geisha e' di arrivare a rappresentare la perfetta incarnazione
dell'iki, canone estatico su cui
si basa l'essenza dell'essere giapponese. Per noi occidentali potrebbe
rappresentare la "grazia" intesa in senso ampio ed estetico.
Tutto
cio porta la geisha al di la' della sua immancabile bellezza fisica
: essa contiene in se' la propria arte.
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La
geisha studia la parte coinvolgendo tutto il suo essere : la modulazione
del respiro, la silhouette, le aconciature, l'incedere.
La voce deve poter variare la tonalita' raccogliendo una gamma che spazia
da dalla malinconia al brio.
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Per
perfezionare le tecniche e sostenere i notevoli costi di abbigliamento
(un kimono elegante puo' raggiungere i 15-20.000euro) , il trucco, la
cura del corpo e della cultura necessitano di molto denaro. L'unica
via quindi e' affidarsi come tradizione ad un facoltoso sponsor (okiya
o danna-san) . Era un modo diverso di essere donna. La geisha era la donna per eccellenza, un gioiello, una cosa rara da ammirare e apprezzare. Una figura ben distinta dalla geisha è quella della "maiko" ("danzatrice"), giovanissima che studia per divenire geisha. Essa è ben riconoscibile dal kimono molto più colorato, con maniche e obi allungato. Anche le maiko sono richiestissime sul lavoro, poiché la loro giovinezza e candore compensano la mancanza di quell'esperienza che soltanto le geisha più affermate possiedono. La cerimonia della rotazione del collare (erikae) segna il cambiamento, l'evoluzione da maiko a geisha. |