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CAMBOGIA
il potente impero Angkor e il buddhismo

Angkor e il buddhismo.

Antichi templi, spiagge deserte, fiumi impetuosi, foreste sperdute e, ad eccezione di Angkor, solo una manciata di turisti. La parola Cambogia non incute più timore: il paese è finalmente emerso da decenni di guerra e isolamento che l'hanno reso sinonimo di atrocità, profughi, povertà e instabilità politica. I magici templi di Angkor (800 A.C) destano ancora stupore tra le centinaia di turisti che li ammirano.

La Cambogia è situata nel cuore dell'Indocina e confina con la Thailandia a ovest, con il Laos a nord e con il Vietnam a est. E' il Paese etnicamente più omogeneo del Sud-Est Asiatico, infatti circa il 96% della popolazione è di etnia Khmer e pratica la religione buddhista theravada. La Cambogia è uscita da pochi anni da una delle più grandi tragedie dell'umanità provocata dall'avvento dei Khmer rossi capeggiati da Pol Pot. Con lo scopo di trasformare il Paese in una cooperativa agraria maoista dominata dai contadini, fu in poco tempo portata indietro di centinaia di anni e si instaurò un regime di terrore che portò all'uccisione di circa due milioni di persone. Ora che la situazione si sta lentamente normalizzando, il turista può finalmente visitare una delle meraviglie del mondo, cioè Angkor, la perla più suggestiva dell' arte e della religiosità, immersa nella giungla cambogiana, il più importante sito archeologico del Sud-Est Asiatico. Costruita dai Khmer fra il IX e il XIV secolo, fu la capitale e il cuore culturale di un potente impero che si estese su tutto il Sud-Est Asiatico. Si potrà ammirare così il più spettacolare dei monumenti, l'Angkor Wat e la città fortificata di Angkor Thom con al centro il Bayon (tempio Montagna) costellato di sorridenti facce del Buddha, il Ta Prohm, tempio avvolto dalla giungla e stritolato dalle radici degli alberi. E infine c'è la gente. I Cambogiani hanno attraversato anni e anni di massacri, povertà e instabilità politica, ma in un modo o nell'altro, ne sono usciti con il sorriso intatto.

La serenita' e l'equilibrio del quotidiano.
La religione di stato e' il Buddhismo Theravada di antiche origini.
Fu introdotto in Cambogia durante l'epoca del grandioso reame di Angkor (800 a.c.). Per secoli i monaci furono i depositari e gli insegnanti della cultura religiosa e letteraria della Cambogia.
Vivevano in comunita' rurali rivestendo il ruolo di insegnanti.
Purtroppo la maggior parte di queste antiche comunita' venne massacrata negli anni settanta dai Khmer rossi di Pol Pot.
Vennero distrutti anche importanti templi (ne rimane oggi solo il 40% ) e vietata la pratica Buddhista . Fortunatamente si salvo' lo splendido tempio di Angkor.
Fu solo dopo l'invasione Vietnamita che la pace e la religione Buddhista tornarono in Cambogia.

Luoghi


ANGKOR :
La prima citta' imperiale di Angkor fu costruita da
Jayavarman nel X sec. e prosegui' con il successore Yasovarman I che segno' l'inizio dell'epoca d'oro della Cambogia. La cultura, la potenza militare e il Buddhismo cambogiano dominarono i paesi confinanti per molti secoli.
Il massimo splendore fu nel XII sec. con il reame di Suryavarman II
che porto' alla costruzione delle 5 torri del gigantesco tempio Angkor Wat alte 65 metri.
I Khmer tornarono a regnare dopo un breve intervallo di tempo con Jayavarman VII e diffusero a quei tempi una grande e potente religione: il Buddhismo Mahayana che divenne l'ispirazione piu' elevata per l'ampliamento dei templi di Angkor. Costruirono in quei tempi anche la grande citta' fortificata di Angkor Thom , 12 km quadrati con mura imponenti , torri e templi buddhisti e al suo interno tra i quali spiccano le le 216 facciate del tempio di Bayon.
Al termine della dominazione Khmer antica l'impero contava 70 templi di notevoli proporzioni sparsi su un'area di 200 km quadrati.

I rinomati templi di Angkor sono oggi la più importante attrazione turistica della Cambogia. Sono una parte di ciò che rimane di circa 70 edifici sacri che in passato facevano parte di un vasto centro religioso e amministrativo.
Gran parte di Angkor fu abbandonata nel XV secolo e i templi furono gradualmente inghiottiti dalla giungla. Il sito destò interesse negli studiosi solo alla fine del XIX secolo, dopo la pubblicazione del libro Voyage á Siam e dans le Cambodge da parte del naturalista francese Henri Mouhot. Furono compiuti molti sforzi per liberare i monumenti dalla giungla che rischiava di distruggerli completamente, e l'opera di ristrutturazione continua ancora oggi. Oltre all'Angkor Wat, gli altri due magnifici templi da visitare sono Bayon (200 immagini scavate nella roccia a formare 54 torri) e
Ta Prohm
(il tempio nella giungla i cui ingressi sono custoditi sotto enormi radici di piante secolari). Troverete alberghi e ristoranti a Siem Reap, situata a pochi chilometri dai templi.

Battambang : La seconda città più grande della Cambogia è un'elegante stazione climatica fluviale, ricca di prestigiosi edifici coloniali in ottimo stato di conservazione. Fino a poco tempo fa Battambang non rientrava negli itinerari turistici, ma grazie al recente sviluppo delle sue infrastrutture oggi la città rappresenta un'ottima base per visitare i templi e i villaggi vicini

Phnom Penh: La capitale cambogiana possiede ancora un indiscutibile fascino, malgrado il suo passato turbolento e spesso violento. In città sorgono alcuni imponenti wat (templi-monasteri), tra cui il Wat Ounalom (sede centrale del patriarcato buddista cambogiano), il Wat Phnom (la pagoda sulla collina da cui la città prende il nome) e il Wat Lang Ka, recentemente ristrutturato. Ma l'orgoglio della città è senz'altro la spettacolare Pagoda d'argento, una delle poche opere d'arte della Cambogia, testimonianza della genialità e della ricchezza della cultura khmer, a essere stata risparmiata dai Khmer rossi (di tutto il patrimonio khmer, se ne è "salvato" solo il 40%). Non perdete una visita al Museo nazionale, che contiene straordinarie mostre sull'artigianato khmer.

ATTENZIONE:
banditismo nelle aree rurali, mine antiuomo sparse ovunque , delinquenza , sono ancora una piaga della Cambogia.
Vi consigliamo di limitare le visite ai luoghi piu' famosi con guide internazionali e viaggi organizzati.

IMMAGINI
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