zenhome.it lo zen  itlaiano
...HHome > Community > NO LOGO FORUM > Le opinioni dello Zen master

LO ZEN e LA GLOBALIZZAZIONE



Lo ZEN e' equilibrio tra le forze che in ogni evento si contrappongono.

La globalizzazione ha i suoi aspetti negativi ma anche i movimenti che contestano il villaggio globale hanno i loro lati oscuri.

Cio' che importa e' parlarne, che ognuno esprima i propri pensieri, che la piu' grande comunita' mai esistita (quella WEB) diffonda la conoscenza su cio' che della economia globale non viene detto.

Ogni consumatore ha a disposizione un'arma formidabile, che non richiede violenza : il suo "consumo".

Segnaliamo alla nostra comunita' pensieri, vicende e verita' che permettano ad ognuno di noi di fare le scelte giuste.

Per avviare questo forum ci siamo permessi di estrarre alcune frasi e note dal libro che lo Zen Master consiglia a tutti voi di leggere:

"NO LOGO" (di Naomi Klein - ed. Baldini&Castoldi per l'Italia).

Inquinamento visivo
"In qualita' di privato cittadino , ho sempre amato il paesaggio. Non mi e' mai successo di vederne uno che guadagnasse in bellezza con un cartellone stradale. Quando mi decidero' a dire addio a Madison Avenue, fondero' una societa' segreta di vigilantes mascherati che si metteranno a viaggiare per il mondo in sella a una motocicletta silenziosa e che, col favore delle tenebre, smantelleranno un cartellone dopo l'altro. Quanti giudici sarebbero disposti a dichiararci colpevoli se venissimo colti in flagrante a compiere degli atti di alto significato sociale ?" (David Ogilvy - fondatore dell'agenzia pubblicitaria Ogilvy&Mather)

Ogni luogo e' uguale agli altri...
"La privatizzazione degli spazi pubblici, di cui l'automobile e' il simbolo, logora i quartieri e le comunita' che formano le metropoli. Gli schemi stradali, i parcheggi aziendali, le aree di shopping appiattiscono il paesaggio. Ogni luogo e' uguale agli altri, la comunita' diventa un bene di consumo, un villaggio per lo shopping, soggiogato e sempre sotto controllo" (Rts Londra)
Il mercato giovanile e le mode
"E' terribile da dirsi, ma molto spesso l'ispirazione per i capi di abbigliamento piu' interessanti viene dalle persone piu' povere" (Christian Lacroix - stilista - Vogue 94)

"Vendono 501 e credono sia divertente trasformare in denaro la ribellione" (Chumbawamba)
La scuola e il branding dell'istruzione
"Un sistema scolastico democratico ... e' uno dei modi piu' sicuri per creare ed espandere in modo rilevante il mercato di qualsiasi prodotto, in particolare di quelli in cui entra in gioco la moda" (James Rorty 1934 - pubblicitario)
La fabbrica rinnegata
"il nostro obiettivo e' concentrarci su marchi, marketing e design....Il trasferimento della produzione ad appaltatori di tutto il mondo [ci consentira'] di destinare ai marchi risorse e capitali con una flessibilita' maggiore. Se vogliamo restare competitivi dobbiamo .. seguire questa via " ( J.Ermatinger, presidente Levi strauss - spiega la decisione di licenziare 13.000 lavoratori in USA tra il 97 e il 99).

Il terzo mondo e' sempre servito all'occidente per il suo lavoro minorile , per depositare scorie inquinanti, per delegare produzioni riducendo costi e aumentando profitti.
(lo Zen Master)

"Un senso di precarieta' si insinua nel mondo del lavoro, privando di sicurezza tutti, impiegati, professionisti, dal mondo high tech alla ristorazione , sino alle vendite al dettaglio. I lavori sono commissionati a domicilio, in ogni settore industriale contratti temporanei stanno sostituendo le assunzioni a tempo indeterminato." (Naomi Klein . "NO LOGO").