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principale alex - alessandrochiarugi@virgilio.it - 18/02/2005 Se tutto è illusione e nulla realmente esiste allora anche il concetto che nulla esiste non dovrebbe esserci per correttezza; come anche la certezza che esiste l`illusione se tutto è davvero illusione. Chi può diventare un illuminato e capire la realtà vera se nessuno esiste realmente e se tale realtà non esiste? chi veramente è colui che diventa Buddha? |
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Repliche
e pensieri successivi collegati dopo tante riflessioni esistenziali tutto ciò che posso dire di aver capito è: ... ( amleto - . - 18/2/2005 .) ovvero ciò che allora capii ora non ricordo, perchè ne sono lontano; e se non ricordo me stesso, come posso immaginare esperienze non mie? ( amleto - . - 18/2/2005 .) d`altronde ``ogni cosa un`illusione`` significa che non è possibile osservare la completezza, e l`incompleto è mutevole: come si può dargli un solo nome? ( amleto - . - 18/2/2005 .) ``colui`` che diventa buddha è la costanza e quindi ciò che unisce tutto quanto, ma non credo che si manifesti in forma umana ( amleto - . - 18/2/2005 .) Ma Amleto,quando dici :``esperienze non mie`` cosa vuoi intendere? ti identifichi fose in qualcosa? ( stran1er0 - . - 18/2/2005 .) (forse) ( strab1er0 - . - 18/2/2005 .) stran1r0, non hai torto a notare questa lacuna del linguaggio, ma esso rimane una pura convenzione e in quanto tale del tutto relativa. Ma con: ``me`` voglio intendere quell`intervallo in movimento che... non posso definire ( amleto - . - 18/2/2005 .) beh quello che io penso è che isolare definizioni comporti la frammentazione dell`unico nel moleplice, una ricerca nel microscopico dell`indivisibile unità: l`esistenza. Uscire, separarsi dall`esistenza per poterla osservare... Assurda ambizione! ( stran1er0 - . - 19/2/2005 .) Già quello di unità è paradossalmente il concetto più dualistico che l`uomo abbia mai pensato! ( Amleto - . - 19/2/2005 .) I vostri temi sono affascinanti ma davvero sapete quello che dite?? ( bastiano - . - 19/2/2005 .) una conoscenza in senso assoluto è di ``certo`` inesprimibile, cerchiamo congiunzioni,nel mondo, tra cose diverse(``fatte di dimensioni``). Lo trovo stimolante. Ma se cerchi conclusioni non posso che compatirti. ( amleto - . - 19/2/2005 .) Bastiano, hai fatto una domanda che avresti dovuto rivolgere a te stesso ( stran1er0 - . - 19/2/2005 .) compatire me? Tu? ...inconcludente! ( Bastiano - . - 19/2/2005 .) le conclusioni affrettate non hanno lunga vita, come concludere l`eterna verità? ( amleto - . - 19/2/2005 .) e poi a nessuno piace essere concluso, contenuto in una definizione, visto nei suoi limiti da tanto lotano(etichettato). Come pensare di imprigionare tutti ``d`un sol colpo`` in tanta definizione? Non poche ripercussioni infrangono continuamente qualsiasi contenitore. Un principio fisico afferma che più si cerca di isolare qualcosa più questa tende a comportarsi come un`onda vibrando, diffondendosi nel poco spazio: non ci si lascia localizzare... (principio di indeterminazione) ( Dado - . - 19/2/2005 .) Sono daccordo con te Dado, non è possibile tracciare confini netti poichè le estensioni di ogni ``cosa`` vanno oltre lo spazio ``fisico``: la relazione si estende ovunque e il tutto resta sfumato. ( stran1er0 - . - 19/2/2005 .) Un grande saggio disse(probabilmente nel momento di maggior lucidità della sua vita): ``Colui che sa non parla e colui che parla non sa``. Il che è abbastanza chiaro, quindi per timore che non lo capiate traduco il concetto nella vostra lingua: espressione=dispersione=perversione=esaurimento: la verità è: inesprimibile. E questa è la conclusione quindi fatemi il piacere... ( Bastiano - . - 19/2/2005 .) certo, perchè la verità è il centro che attrae ogni cosa, cui intorno tutto gira. Non fuoriesce dalle sue approsimazioni, non è soggetta alla relazione che l`esprimersi comporta. Per questo di verità si può parlare solo in maniera vaga senza giungere mai al sodo: ``La verità è quella base inalterabile su cui si fonda tutta la struttura``: la matematica, a sua volta base di ulteriri sovrastrutture: come la geometria... e così man mano le cose compaiono (o più precisamente: compaiono le differenze da cui le cose hanno origine),dal generale oggettivo al particolare soggettivo. ( amleto - . - 20/2/2005 .) chiamiamo col generalissimo nome: ``cosa``: ciò che si approssima alla verità, ovvero: tutte le parti del ``tutto diviso``, e questo approssimarsi continuo si manifesta nel cambiamento,moto. E` la forza di gravità che impedisce alle cose di ``allontanarsi troppo`` e disperdersi... elasticità. ( amleto - . - 20/2/2005 .) già, ma forse tu sei troppo veloce, e la gravità non riesce a farti mettere i piedi per terra! COSA HA A CHE FARE TUTTO QUESTO CON LO ZEN?? ( . - Bastiano - 20/2/2005 .) ``buddha è un pianeta molto vicino al sole`` ( amleto - . - 20/2/2005 .) acqua fresca quando ho sete, un fiume d`acqua fresca per una sete sempre accesa; aria fresca quando affanno, un`atmosfera di aria fresca per il mio insoffocabile affanno. ( stran1er0 - . - 21/2/2005 .) ...un biscotto quando ho fame, dolce, allo zenzero; ma solo uno, ne faccio poesia... ( zenzero - . - 21/2/2005 .) Grazie per queste profonde domande. Concordo sul fatto che ``se nulla esiste anche il concetto di nulla esiste non dovrebbe esserci perché del nulla, proprio perchè non c`è, non se ne può parlare!!!..... è innegabile, però, che ``qualcosa ci sia`` che sente e parla del nulla, strano no!!! ...ora la domanda è: che ci sia sempre ”qualcosa che sente e sa” è normale è così ovvio?, Per rispondere a chi si chiedeva cosa a che fare lo zen con tutto questo, io rispondo che questo è zen! Chi più dello zen si è posto domande sull’ovvio? Monk ( Monk - . - 22/2/2005 .) il fatto, Monk, è che dire: ``nulla esiste`` è un po` come dire: ``questo enunciato è falso``; il che è vero nel senso che non è un enunciato, perchè non esprime nessuna informazione (enunciare significa esprimere informazioni). Ora vi invito tutti a riflettere su quest`altro circolo vizioso: ``l`enunciato che segue è falso. L`enunciato precedente è vero``; separatamente ognuna delle due frasi è veramente un enunciato, ma se messe in relazione si annullano senza esprimere alcunchè: la verità sta tra loro, ma resta inaccessibile, il sistema è chiuso, isolato. Quindi dire che nulla esiste equivale a non esprimersi sull`argomento. ( amleto - . - 23/2/2005 .) verità è relazione tra le ``bugie``. ( Dado - . - 23/2/2005 .) Nulla si conosce. Essendo la conoscenza: esperienza di relazioni; essendo il concetto di relazione: ``ciò che stà tra differenze``. Conoscere è avere esperienza dell`unione; della continuità che lega le ``cose``, ovvero: nulla ...il concetto più generale e indefinito. ( Dado - . - 23/2/2005 .) ho osato una vaghissima interpretazione del mondo in risposta ad amleto nella tribes chat il 17/02 ...per chi si interessi. ( Dado - . - 23/2/2005 .) ...sogno meraviglioso: avevo la testa libera, niente emicranea! ( zenzero - . - 23/2/2005 .) Si Dado, ti ho letto, e finalmente ho capito l`origine del tuo pseudonimo: rispondi a caso! ( Bastiano - . - 23/2/2005 .) superfice che ti chiudi intorno a me... ritieni la mia forma? Superfice che galleggi intorno a me... hai un peso? Ti sommergo quando voglio! ( Dado - . - 23/2/2005 .) AL MARE FECI UN BUCO NELL`ACQUA E LO PORTAI A CASA NON E` DIVERSO DA QUESTO ( klaus - . - 2/3/2005 .) ...ma quel buco è ancora nella tua mente. ( sussurro - . - 3/3/2005 .) Infatti il mu è un non-concetto e non un concetto! ( marco - ramsesII@lycos.it - 7/3/2005 .) *e questo cos`è?* ( bisbiglio - . - 8/3/2005 .) |
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