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monk - . - 24/02/2005
All’interno del linguaggio sappiamo riconoscere ciò che è valido e ciò che non lo è, l’intuizione che non è riconducibile alla logica, è ciò che ci fa riconoscere la correttezza di un ragionamento. L’intuizione non è possibile tenerla fuori, penetra ovunque, la contraddizione fa parte della dialettica dell’essere, e fa parte della realtà. Monk
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la mia coda è in fiamme: il mio intuito mi dice che il messaggio in particolar modo è rivolto a me... e dunque mi accusi di sofismo! Che infamia(Sarei oltremodo indegno di questa splendida chat)! Ma caro/a Monk io tento di mettere ordine a domande mal poste, perchè tante volte cercando la giusta formulazione di una domanda si trova proprioi la risposta. Precisione e rigore, o non si va avanti! ( amleto - . - 25/2/2005 .)

 

D`altro canto la verità è ovunque ma in forma implicita e qualunque tentativo di esplicitarla è contraddittorio (in un certo qual modo sarebbe come voler ``uscire da se stessi per osservarsi``). Riguardo all`intuizione, qesta è solo l`anteprima di un nesso tra diversi argomenti, è una consapevolezza destinata all`oblio. Ed è per questo che ci sono le scienze, prima fra tutte la matematica: per formalizzare le intuizioni. Un sistema formale è come un registro ordinato, creato al fine di richiamare la consapevolezza che lo ha prodotto. ( amleto - . - 25/2/2005 .)

 

Ciao Amleto, sono d’accordo con te che per imparare a pensare con ordine ci voglia rigore, cosa, al giorno d’oggi sottovalutata, tutti noi pensiamo di saper pensare, in realtà, se con domande ben poste scaviamo a fondo ci accorgiamo che le cose non stannocosì. Quando poi si entra nel campo della meditazione tutto questo diventa ancora più difficoltoso, ma non impossibile, d’altronde con i koan lo zen ha cercato di porre rigore ed ordine. È caratteristica però della scienza pensare che prima o poi tutto si spiegarà… anche l’intuizione, dal mio punto di vista l’intuizione sistemabilizzabile, si tratta di un salto inafferrabile, peccato che gli scienziati si siano dimenticati del fatto che, qualsiasi cosa accada vi è sempre “qualcosa” che sente e sa ciò che sta accadendo…cioè fa esperienza. Monk ( monk - . - 28/2/2005 .)

 

intuizione è a mio avviso dimensione olistica del pensiero:potenza e non somma dello stato mentale non attaccato a nulla in particolare. E`con la comprensione intuitiva che vediamo la bellezza il sublime il piacere come condizioni impermanenti tanto quanto il dolore, la miseria e la bruttezza e siamo così in grado di godere e tollerare ciò che potrà capitarci. ( river - . - 28/2/2005 .)

 

la scienza è più disillusa di quanto pensiate... Goodel dimostra che non esiste un sistema coerente in grado di spiegare se stesso. La matematica è il fulcro dello zen! ( amleto - . - 28/2/2005 .)

 

Ciò significa che l`esperienza non può che essere relativa e parziale, poichè nulla si esprime completamente. Causa della percezione è la differenza e suo oggetto l`opposizione(l`esprimersi comporta separazione(nel senso(aimè devo ammetterlo)iteso da bastiano)). ``L`esperienza del completo non può essere continua(=completa)!``. L`unico non ha esperienza, e così comincia a sognare... ( Dado - . - 28/2/2005 .)

 

``C`è sempre ``qualcosa`` che sente e che sa ciò che accade``. Mhh... vediamo di rispondere a questo tema che ci sta tanto a cuore... Io direi che l`accadere(ossia il succedersi degli eventi(causa-effetto(movimento))),sia esperienza di quegli ``esseri viventi``(e quì bisognerebbe cercarne una definizione esistenziale(diciamoli sistemi metabolici sui quali ``l`evoluzione``(=tendenza alla complessità) porta a ridurre la dipendenza dall`ambiente esterno, ``avvicinandoli`` alla libertà(=indipendenza(=isolamento(=completezza))) propria(ossia all`unità della consapevolezza(insomma all`1)) (...)* ( amleto - . - 3/3/2005 .)

 

*a questo propongo un esempio di confronto: mentre un sasso è in funzione del tutto in modo evidente, perchè ``in balia``(o più precisamente senza conflitto di interessi con le circostanze immediatamente esterne); un animale è in qualchè misura un`accumulo di consapevolezza meno direttamente connesso alle circostanze, che si oppone e resiste ad un esterno che ``vorrebbe`` disgregarlo per assorbirne le parti; e cerca egli stesso di comprendere (come quasi fagocitare) ciò che gli è estraneo(=empaticamente lotano), per crescere ancora(...) Volendo fare una ancora+rozza e imprecisa ma semplice similitudine... Il sasso è come un elemento di un organismo, e l`essere vivente come una specie di batterio che tende evolversi ad un organismo + complesso. Tralasciando l`evoluzione, mi verrebbe da dire che l`essere vivente è come un mulinello dentro un fiume che corre. ( amleto - . - 3/3/2005 .)

 

...mi immagino Monk che batte i piedi perterra chiedendosi come salta fuori la percezione da queste storie; è dunque il momento di rispondere: bo! Comunque di certo la percezione è un`orientamento necessario per la conservazione di un sistema metabolico, ed è legata a ``discontinuità di qualche livello``. Percezione è ``l`aspetto`` assunto dal legame indiretto tra l`io e l`altro; tra osservatore e oggetto osservato(e quì mi associo all`inerpretazione di Dado). Riguardo al tempo e quindi alla successione degli eventi dico che è dovuto alla necessità di distribuire l`eterno presente uniforme, sottoforma di breve riassunto per ``giovani menti rivoluzionarie``. Il tempo, come molti sanno, non è altro che una quarta dimensione spaziale che le nostre piccole menti non riescono a visualizzare. ( amleto - . - 3/3/2005 .)

 

``Levoluzione della complessità`` mhh... Ma io nel segurti ho avuto ho avuto esperienza di: ``evoluzione della confusione`` hi hi hi ha ha ha. ( Bastiano - . - 3/3/2005 .)

 

beh... senz`altro tutto si con-fonde, ma onorare me di totale con-fusione lo trovo eccessivo! ( amleto - . - 4/3/2005 .)

 

...Il NULLA! ( Atreiu - . - 4/3/2005 .)

 

...ed eccolo fare la sua comparsa da... se stesso. Però non avanza, sta sempre in mezzo(il mezzo!) e ci attrae, L`un l`altro fino a se; noi, opposti, (che) a cosa in fondo resistiamo e cosa ci insinua la brama di distingurci? Dove ci trascina l`innominabile? ``Eh?``A se?!? Dove??? Non più poi, non più immagini. Un momento ovunque vagante e per sempre, Solo... ( stran1e0 - . - 5/3/2005 .)

 

se sei stanco siediti ( siasir - . - 12/3/2005 .)

 

*quale poltrona mi suggerisce?* ( bisbiglio - . - 12/3/2005 .)

 


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