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maynu - rigola1@libero.it - 24/10/2005
Ciao a tutti. E` da un po` che mi interrogo sull`importanza del ``qui e ora`` per vivere pienamente il nostro presente. Ma i sogni e gli ideali, che spazio è giusto abbiano? Sono anch`essi ``passioni`` da estirpare?
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si, il qui e ora è il segreto per vivere il nostro presente, ma non riesco a ``prescindere`` dalle mie tante contaminazioni della vita quotidiana, è vero mi fermo , cerco di meditare in modo tranquillo e centrato ma non riesco sempre e mi sento in balia di correnti tumultuose ... ( celeste - rcelestini@ciaoweb.it - 25/10/2005 .)

 

Forse bisognerebbe proprio abbandonare la resistenza alle sensazioni per permettere che passino e se ne vadano. ( maynu - rigola1@libero.it - 25/10/2005 .)

 

Forse bisognerebbe proprio abbandonare la resistenza alle sensazioni per permettere che passino e se ne vadano. ( maynu - rigola1@libero.it - 25/10/2005 .)

 

``Forse bisognerebbe proprio abbandonare la resistenza alle sensazioni`` Mi associo all`idea. La pace del cielo non richiede battaglie ne giustificazioni... non c`è niente da estirpare, solo da sviluppare. Sviluppare l`Osservatore. Colui che guarda da dentro. Per meditare in modo tranquillo (per noi non può essere sempre facile...) è necessario alleggerire l`anima, scaricare l`energia in eccesso. Mi permetto di darti un consiglio Celeste: danza, scuotiti, come in preda alla follia... muoviti liberamente, urla se ti viene. Poi siediti in silenzio. E osserva, qualcosa dentro continuerà a muoversi... ( sandro - master@nonso.it - 26/10/2005 .)

 

``Forse bisognerebbe proprio abbandonare la resistenza alle sensazioni`` Mi associo all`idea. La pace del cielo non richiede battaglie ne giustificazioni... non c`è niente da estirpare, solo da sviluppare. Sviluppare l`Osservatore. Colui che guarda da dentro. Per meditare in modo tranquillo (per noi non può essere sempre facile...) è necessario alleggerire l`anima, scaricare l`energia in eccesso. Mi permetto di darti un consiglio Celeste: danza, scuotiti, come in preda alla follia... muoviti liberamente, urla se ti viene. Poi siediti in silenzio. E osserva, qualcosa dentro continuerà a muoversi... ( sandro - master@nonso.it - 26/10/2005 .)

 

``Forse bisognerebbe proprio abbandonare la resistenza alle sensazioni`` Mi associo all`idea. La pace del cielo non richiede battaglie ne giustificazioni... non c`è niente da estirpare, solo da sviluppare. Sviluppare l`Osservatore. Colui che guarda da dentro. Per meditare in modo tranquillo (per noi non può essere sempre facile...) è necessario alleggerire l`anima, scaricare l`energia in eccesso. Mi permetto di darti un consiglio Celeste: danza, scuotiti, come in preda alla follia... muoviti liberamente, urla se ti viene. Poi siediti in silenzio. E osserva, qualcosa dentro continuerà a muoversi... ( sandro - san21@libero.it - 26/10/2005 .)

 

Perdonate... ho postato tre volte!!! Il mio pc ha qualche problemino... ( sandro - . - 26/10/2005 .)

 

Scusate se torno alla mia domanda iniziale: ma i sogni e le speranze? Seduti in zazen, e` corretto vedere andare via anche loro? ( maynu - rigola1@libero.it - 27/10/2005 .)

 

Mi sembra di avere già scritto qualche cosa sul `` Qui ed ora `` in queste chat, probabilmente mi ripeterò, ma vale la pena riscriverlo. - - `` Molti di noi si saranno chiesti, che cosa sia il tempo, come lo si possa definire. Ad ognuno sarà capitato più volte di riandare con il pensiero, agli anni trascorsi, e ha potuto costatare come, con il passare del tempo i pensieri dei fatti successi, si sono sempre più offuscati fino a coprire i ricordi di questo passato. Guardiamo ora al lato opposto: il futuro. Sempre si spera per un futuro migliore, ma assai spesso questa speranza, rimane un miraggio, sovente il domani non sorge così come noi lo vorremmo. Il PASSATO, il PRESENTE, il FUTURO; sono sullo stesso piano: due sono consistenti, uno è astratto. Guardiamo al passato, poi osserviamo il presente, da qui deve scaturire un`analisi del nostro vissuto cercando di ridestare in noi fatti e persone a noi care e meno care, cerchiamo di far risorgere il bene fatto e il male ricevuto. Con il frutto di questa analisi, inizieremo la nuova giornata che rappresenta il PRESENTE, ma con un profondo e sincero atto di costrizione del nostro io psichico. Il domani, se sorgerà, potrà segnare una tappa più lieta della precedente poichè riguardando al passato con una analisi corretta noi evidenzieremo i nostri errori. Non ci rimane che l`oggi, l`oggi per l`azione, l`oggi per la vita, l`oggi per la nostra crescita interiore e con ogni nostro atteggiamento sempre pronto ad attivarsi per il bene di tutti gli esseri. Il presente quindi è il punto di congiunzione tra passato e futuro, portiamo allora la nostra attenzione al ``QUI ed ORA `` presente, che dovrà essere sempre opera di azione, di vita non sprecata. ( rey ku - reyku@libero.it - 27/10/2005 .)

 

Gentile Reyku, che bel colpo di kiosaku! ``Sovente il domani non sorge come noi lo vorremmo``: e` proprio questo il punto. Come VORREI... non VOLERE il domani. Come vorrei non sprecare la mia vita. Grazie mille. ( maynu - rigola1@libero.it - 27/10/2005 .)

 

Il tempo scorre, non possiamo non VOLERE, ma dobbiamo saper accettare con equilibrio, ciò che la vita ci propone: le gioie, i dolori, gli affanni quotidiani, perchè servono per la nostra crescita. Solo in questo modo la vita non verrà sprecata. Un abbraccio Rey Ku. ( rey ku - reyku@libero.it - 28/10/2005 .)

 

Maynu il desiderio di non voler volere... è abbastanza comune (e contorto) ma lo stesso attaccamento al NON VOLERE è la catena. Non c`è niente di sbagliato nel sognare un domani diverso... migliore. L`idea stessa di condannare il desiderio è una follia che brucia le ali. Te lo ripeto, si tratta di arrendersi, non occorre lotta, più desideri di non desiderare e più alimenterai il desiderio. Si chiama disarmonia. L`armonia non richiede analisi, ne libri,fermati, ferma il robot! Accendi l`essere umano, sa già tutto non hai bisogno d`altro. Fai un esperimento, smetti di fare analisi, chiuditi in una stanza, danza, celebra la vita, sentila scorrere in te... sarà il tuo momento. Poi siediti in silenzio e osserva. Smetti di fare domande sono inutili come le risposte. ( sandro - master@nonso.it - 28/10/2005 .)

 

Gentile Sandro, se smettessi di fare domande non sarei piu` io, e questo e` un traguardo che, purtroppo, non ho ancora raggiunto... Eccomi di nuovo: se io non provo amore per qualcuno, ma cerco comunque di comportarmi con lui in maniera ``amorevole``, cioe` cerco di volere il suo bene; allora, questa forzatura, questo amore razionale e non emozionale, puo` anch`esso intendersi come quella compassione che e` il primo voto dei bodhisattva? ( maynu - rigola1@libero.it - 31/10/2005 .)

 

Fare domande è più che lecito per chi vuole trovare la sua strada. Una strada che non sarà facile da percorrere, ma piena di insidie per il proprio Spirito. Una strada facile e in discesa invece per il proprio corpo fisico. La mente, il pensiero sarà arbitro nel scegliere quale delle due seguire. Avere compassione dei disagi altrui, significa prendere su di sè questi disagi e cercare di risolverli nel limite delle nostre capacità. Questa è una strada in salita, perchè presuppone la rinuncia alle nostre esigenze materiali, ma sarà una crescita per il nostro Spirito. Questo io lo chiamo buddismo attivo. Un abbraccio Rey Ku ( rey ku - reyku@libero.it - 31/10/2005 .)

 

Mia cara Maynu, è questo il punto, non devi essere tu (intesa come mente razionale, quella che scrive quì, per esempio), e non è un traguardo da raggiungere, è una cosa da realizzare con la pratica meditativa. L`amore di cui tu parli è compassione solo se sgorga dal cuore, non dalla mente. Cerco di spiegarmi meglio. Il tuo cercare di volere il suo bene non ha niente a che vedere con la compassione e l`Amore... è solo il tuo super io che vuole, cerca il bene altrui. Non è una critica, è umano e lo facciamo tutti, fare beneficenza ci fa stare meglio... ma quello stare meglio è il cambio merce con il nostro gesto. Strumentalizziamo anche l`amore, mercifichiamo i sentimenti. L`Amore realizzato è incondizionato, segreto e non chiede nulla in cambio. Le tue domande sono solo richiesta di conferma. In realtà tu vuoi sentirti dire quello che pensi sia giusto. Ti esorto a fare quello che ritieni giusto, lo capirai al momento opportuno se lo era davvero oppure no. Lavora sulla tua consapevolezza e lo scoprirai. Il mondo comincia e finisce da te il resto è illusione. ``il povero si agita nel sonno... sognando di donare ricchezze`` Nel film su S. Francesco c`è una scena in cui tanti poveri tendono le mani, lui nn sa a chi dare la moneta che ha nella sua mano. Alla fine la da ad una ricca signora... Perchè ? ;o) ( sandro - master@nonso.it - 31/10/2005 .)

 

Mi sembra che si faccia un poco di confusione nel cercare di spiegare il proprio punto di vista. Cerchiamo di scremare tutto ciò che è superfluo, arriviamo all`essenza; l`essenza è `` il dono senza volto - il dare senza ricevere `` cioè l`umiltà, chi è umile sa il percorso che dovrà affrontare nelle sua vita. Ognuno di noi dovrà ricercare in sè stesso questa qualità, non elaboriamo troppo di pensiero, dobbiamo essere più semplici, abbandoniamoci all`animo nostro, al nostro instinto e seguiamolo, esso ci indicherà la strada da percorrere. Francesco diede la moneta alla ricca signora, perchè avrebbe dovuto seguire l`esempio nel dare la moneta ai poveri, essendo ricca ne avrebbe sfamato il maggior numero. un abbraccio Rey Ku ( rey ku - reyku@libero.it - 1/11/2005 .)

 

Si, e` vero, mi sento un po` confusa... Forse Francesco ha dato la moneta a chi sentiva essere piu` povero nello Spirito. Forse anch`io sono come quella signora, piena di sovrastrutture e povera di semplicita`. Vi ringrazio per avermi dato, dunque, le vostre monete: ``se hai due soldi, spendine uno per un pane e uno per un fiore; il pane ti dara` da vivere, il fiore la ragione per vivere``. ( maynu - rigola1@libero.it - 2/11/2005 .)

 

Questo è il tuo punto di vista caro Reyku. Francesco dice poi ai poveri che hanno già ``tutto`` quindi quella moneta è della signora. L`esempio è ``religoso`` quindi è imitazione. Francesco usa quella moneta come rappresentazione dei beni materiali e francamente questo è anche il punto di vista dei... francescani! La confusione di cui tu parli non è nelle parole o nei punti di vista, ma nella mente. L`autenticità di cui parlo è spontanea... Hai ragione che bisogna scremare... scremare la mente e le imitazioni che rendono gli uomini copie di altri uomini. ( sandro - master@nonso.it - 2/11/2005 .)

 

Mia cara Maynu... tutti siamo confusi. Hai ragione, la vera povertà è solo quella di spirito. Vivi senza troppe domande, sii semplice, abbraccia la vita e l`amore perchè una è il dono più grande e l`altra è Dio. ;o) ( sandro - master@nonso.it - 2/11/2005 .)

 

Ciao Sandro, il mio punto di vista è quello di un uomo con i suoi pregi e i suoi difetti. Il punto di vista dei francescani ...? anche loro sono uomini, con i loro pregi e con i loro difetti. Il punto di vista di Francesco era, oppure è, un punto di vista di un uomo che ha raggiunto la perfezione di cui noi parliamo tanto, ma facciamo poco per raggiungerla. Forse cercare l`essenza di cui io ho scritto vuol dire trovare l`umiltà nella quale Francesco ha vissuto la sua vita. Quello che io intendo per confusione, è che molte volte nel spiegare non siamo così chiari come dovremmo. Ciao Rey Ku ( rey ku - reyku@libero.it - 2/11/2005 .)

 

Hai ragione carissimo. Difficile spiegare a parole cose ``pratiche``! Ma sai, personalmente non ho mie idee su Francesco, mi piaceva quel momento che indicava la vera povertà e la vera ricchezza. In tempi non lontani avrei preferito... la ricca signora!! ;o) ( sandro - . - 2/11/2005 .)

 

Allora a questo punto penso che tu dia molta più importanza alle cose materiali che alla Spiritualità di cui noi in queste chat cerchiamo di spiegare. Personalmente, della ricca signora, pur bella che sia, a me non fregherebbe proprio niente. Le persone io le osservo sempre nel loro lato Spirituale. Rey Ku ( rey ku - . - 2/11/2005 .)

 

Caro Reyku, scusami, ma e` la seconda volta che noto la scissione che tu fai tra corpo e spirito. Io penso, ma se mi sbaglio ti prego di spiegarmi il tuo punto di vista, che la grande fregatura del pensiero occidentale ce l`abbia confezionata Platone con la storia del ``corpo prigione dell`anima``. Penso che da li` sia nata la separazione che ci massacra, che ci fa stare male, perche` il Male e` proprio scindere l`Uomo dal resto del creato. L`etimologia di ``diavolo`` viene proprio da ``dia` - ballo`` che in greco significa ``separare``. Ecco perche`, viceversa, tutto cio` che unisce e` anche rasserenante, e` Bene. E` questo senso di unita` in me stessa e col mondo, che ho trovato nello Zen e che mi fa intravedere un cammino che ho voglia di percorrere; e per unita` intendo anche quella tra corpo e spirito, tra fisico e mente, e` la sacra unione di Buddha, Dharma e Sangha. Scusa lo sproloquio, ma ti prego di farmi capire. ( maynu - rigola1@libero.it - 3/11/2005 .)

 

Reyku, Veramente ho scritto ``in tempi non lontani...`` non sono mica san Francesco! In ogni caso la mia ``visione`` non è dualistica, mi sembra che ci siamo già confrontati su questo. Poi cosa ti fa pensare che io possa essere elevato quanto te? ( SandroZorba - master@nonso.it - 3/11/2005 .)

 

Ciao Sandro A. Io non ho mai pensato a quanto tu sia elevato oppure no, io scrivo sempre per quello che so, e che sono io. Se poi quello che scrivo ti fa pensare che io sia più elevato degli altri, non so proprio cosa dirti. La mia visione è vero, è dualistica ed è per questo che molte volte ciò che scrivi diventa un poco ermetico... ma mi rendo conto che tipico dello zen rinzai. Comunque non per questo il dialogo tra noi si deve fermare. Un abbraccio Rey Ku ( rey ku - . - 3/11/2005 .)

 


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